Sono a Milano alla Triennale oggi e domani per il festival FOG e il 9 a Cremona al Ponchielli, ma se vi capita in futuro non perdetevi uno spettacolo del gruppo Peeping Tom . Sono già venuti e toneranno.
Lo spettacolo in scena a Milano è Diptych (a volte gira anche nella versine Trittico/ Triptych).
Peeping Tom è una compagnia belga di teatro-danza fondata da Gabriela Carrizo e Franck Chartier Io ho visto alla Bienna Teatro lo scorso anno proprio “Triptych”, rielaborazione di tre distinti e brevi lavori ( The Missing Door, The Lost Room, The Hidden Floor ), creati tra il 2013 e il 2017.
LA cosa spettacola di Peeping Tom è una composizione tra
pittura surrealista e fumetto, che prende corpo e forma e deforma, anzi “ri-forma”
come fossero materia fluida, così tanto i
movimenti e icorpida dare un “effetto lisergico” alla storia. Idealmente la
situazione dell’azione scenica è su di una nave traballante come la danza e l’equilibri
che sembra sempre perdersi e far crollare gli otto strepitosi ballerini
Gli ambienti invece cambiano (e avviene a scena aperta anch esso spettacolo) e sono pieni di oggetti: lampade, tavoli, letti, sedie e poltrone. Il loro mutare, anche questa una “performance” ma dei tecnici, è a vista. E’ lo spettatore che deve ricomporre questa storia “cubista” tanto quanto i corpi sembrano sperimentare le deformazioni di Francis Bacon. Così questo irruento surrealismo si trasforma in un folle iper realismo. Non c’è “espressione”, significato traslato di un linguaggio dei corpi, tanto è anomalo. Il significante dei corpi e degli spazi e delle combinazioni di gesti e oggetti è tutto insieme esso stesso il significato e Diptych/Triptych lascia una scia enigmatica e seducente, di domande, compresa una sul futuro di un pianeta “Titanic” ma -complice l’ambivalenza dell’arte – non c’è messaggio, anzi forse se c’è è la bellezza di fantasticare mentre la nave affonda (o va?)
foto @Maarten Vanden Abeele
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